| ~ dreaming95‚ |
| | Questo è un topic che riassume brevemente le conoscenze grammaticali utili per poter utilizzare una forma corretta quando scriviamo. Troverete le spiegazioni sotto spoiler in modo da rendere più leggero il topic e trovare immediatamente, senza dover cercare tra un mucchio di cose, gli argomenti che vi interessano. La punteggiatura e le maiuscoleLa punteggiatura è l' insieme dei segni convenzionali che servono a regolare e scandire, nello scritto, il flusso delle parole e dei periodi, per riprodurre il più fedelmente possibile le intonazioni espressive del parlato.
Il punto: è il segno di punteggiatura più forte. Indica una pausa lunga o uno stacco netto e quindi si pone alle fine di una frase di senso compiuto o di un periodo. Si usa anche nelle abbreviazioni (ecc., 'eccetera', pag. o p., 'pagina'). La virgola: indica una pausa breve e solitamente si usa: -nelle enumerazione e nelle descrizioni, tranne che per l' ultimo elemento dell' elenco o della descrizioni che è preceduto dalla congiuzione e ("Devo comprare del pane, della frutta e del latte"); -quando ci si rivolge a qualcuno interpellandolo ("Lucia, ricordati di comprare il latte"); -prima e dopo un inciso ("Sandra, l'amica di mia madre, è molto simpatica"); -per separare una proposizione da una coordinata introdotta dalle congiunzioni 'ma, però, tuttavia, anzi' ("Mi sento male, ma devo andare a scuola ugualmente "); -per separare una proposizione reggente da una subordinata introdotta da ' benché, sebbene, anche se, per quanto, poiché, giacché, quando, mentre, se' ("Ti ho preparato un bel regalo, anche se non te lo meriti"). Il punto e virgola: segna una pausa meno forte del punto e più forte della virgola. Si usa: -in alternativa al punto, per separare due o più frasi o periodi collegati da una continuità di contenuto; -in alternativa alla virgola, nelle enumerazione e negli elenchi, quando i singoli elementi sono accompagnati da un' apposizione o da un' espansione più o meno lunga. I due punti: indicano che le parole che seguono sono una conseguenza o una spiegazione di quanto è stato detto prima. Si usano: -per introdurre un elenco ("Io leggo di tutto: fantasy, horror e fumetti"); -per introdurre un esempio o una citazione; -per introdurre un discorso diretto; -per introdurre una precisazione o spiegazione ("Voleva solo una cosa: poterlo abbracciare."). Punto interrogativo: indica il tono di voce usato nelle frasi che esprimono una domanda diretta ("Chi sei?") Il punto esclamativo: indica il tono della voce usato nelle frasi esclamative ("Quanto tempo è passato!"). I puntini di spospensione: si usano nel numero fisso di tre per indicare: -l' interruzione di un discorso che viene lasciato sospeso; -l' interruzione di una enumerazione che potrebbe continuare, ma che si ritiene inutile completare; -nelle citazioni per indicare l' omissione di un passo; si usano per lo più racchiusi in parentesi tonde o quadre (...) [...]. Il trattino: si usa per: -collegare due parole che vengono accostate tra loro ma che non formano un composto stabile (L' aereo Milano-Roma, una soluzione anti-crisi); -per indicare, come segno dell' a capo, l' interruzione di una parola a fine di riga (nei testi scritti a mano è raddoppiato '='). Le virgolette: basse (<< >>), alte (" ") o semplici (' '), si usano sempre in coppia: -per indicare un discorso diretto (La donna disse: "Non ce la posso fare!"); -per indicare una citazione in cui si riportano le precise parole di qualcuno (Manzoni scrive che Don Abbondio non era un "cuor di leone"); -per introdurre nel testo il nome di un giornale o di una rivista o il nome proprio di una nave (Ho letto l' articolo de "Il Corriere della Sera". La nave "Mediterraneo" è appena salpata.); -per mettere in evidenza che una parola o un gruppo di parole sono usati in un significato particolare, ad esempio in senso ironico o metaforico (Grazie, ma dei tuoi "servizi" faccio volentieri a meno). Le lineette: si usano - al posto delle virgolette, per introdurre un discorso diretto quando è scandito in battute di dialogo (-Come va?- chiese l' uomo. -Bene- rispose il nuovo arrivato); -in sostituzione della virgola e delle parentesi, per delimitare un inciso ("Se vai a trovare il nonno -e sarebbe ora- passa a prendere anche me".
Le maiuscole si usano, invece delle minuscole, all' inizio di una parola: - all' inizio di un periodo e dopo un punto fermo; - dopo un punto interrogativo o esclamativo ma nel caso si succedano più domande o esclamazioni, quelle successive alla prima possono iniziare con la minuscola ("Perché mi fai questo? cosa ti ho fatto? perché non rispondi?"); - all' inizio di un discorso diretto; - con i nomi propri o per promuovere a nomi propri alcuni nomi comuni; - per esprimere ossequio nelle forme i cortesia ("In risposta alla Vostra spettabile del 10 u.s., Vi comunichiamo che..."). L' articoloL' articolo è la parte variabile del discorso che si premette al nome allo scopo di individuarlo e di inserirlo nel discorso. es. Non trovo più il compasso.L' articolo svolge altre importanti funzioni: -marca il genere e il numero del nome che accompagna; -permette di stabilire se la persona o la cosa indicate dal nome siano da intendersi in senso preciso (Ho chiamato il medico) o generico (Ho chiamato un medico). -premesso ad altre parti del discorso da loro la funzione di nome ( Il domani è incerto). ARTICOLO DETERMINATIVO:MASCHILI: il, lo -> SINGOLARI; i, gli -> PLURALI FEMMINILI: la -> SINGOLARE; le -> PLURALE
- per il maschile singolare e plurale si usano:
- le forme il e i davanti a parole che iniziano per consonante (escluse x,y,z e gn,pn, ps, s+consonante): il gatto, i gatti. - le forme lo e gli davanti a parole che cominciano: ■ per vocale: 'lo' quindi si apostrofa in l'; 'gli' ormai non si apostrofa più; ■ per h: anche qui 'lo' si apostrofa in l'; ■ per s+consonante: lo straccio, gli stracci; ■ per x e y: lo xilofono, gli xilofoni, lo yogurt, gli yogurt; ■ per gn: lo gnomo, gli gnomi; ■ per z: lo zaino, gli zaini; ■ per pn e ps: lo pneumatico, gli pneumatici, lo psicologo, gli psicologi. Nell' uso della lingua, tuttavia, sono entrate in uso le forme "il pneumatico, i pneumatici"; ■ per i+vocale: lo iugoslavo, gli iugoslavi;
- per il femminile singolare e plurale rispettivamente le forme la e le davanti a tutte le parole. La forma la si apostrofa in l' davanti a parole che iniziano per vocale, ma non davanti ad i+vocale.
ARTICOLO INDETERMINATIVOMaschile Singolare: un, uno Femminile Singolare: una
- per il maschile singolare si usa:
- la forma un davanti a parole con una vocale o consonante diversa da 'x,y,z' e dai gruppi 'gn, pn, ps, s+consonante': un albero; - la forma uno davanti a parole inizianti per 'x,y,z' e dai gruppi 'gn, pn, ps, s+consonante': uno sci, uno/un pneumatico, uno psicologo, uno zaino;
- per il femminile singolare si usa:
- la forma una davanti a tutte le parole: una donna, una stuoia. Se è segiuto da vocale, 'una' può essere eliso in un' (un' amica) anche se è più frequente la forma senza elisione.
Ovviamente l' articolo indeterminativo NON HA PLURALE. Lavori in corso...Edited by ~ dreaming95‚ - 11/5/2011, 21:18
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